Il titolo perfetto

Materiali

Fogli bianchi
Matite
Pennarelli

Fasi

Il facilitatore dà il via all’attività chiedendo ai partecipanti di sedersi a coppie. Le coppie possono essere scelte casualmente o definite in precedenza.
Il facilitatore introduce l’argomento dell’attività e spiega come il titolo dato ad un film può essere determinante per il successo del film stesso. Fornisce esempi di titoli di successo, mostrando come questi catturino i dettagli essenziali della storia narrata nel film.
Il facilitatore chiede quindi ai partecipanti di creare il titolo perfetto per fornire feedback al loro compagno di coppia. Chiede di farlo prendendo spunto dalla tecnica utilizzata per ideare i titoli dei film: ovvero chiede di catturare l’essenza dell’ altra persona da tre diverse angolazioni:
- Personaggio: scegli il titolo, dopo aver riflettuto sul ruolo del personaggio (protagonista o antagonista) e sulle sue caratteristiche (e.g. Baby Driver, Black Panther, The Revenant, Ted).
- Luogo: rifletti sul luogo in cui è ambientata la storia. Può essere un luogo generico o specifico; puoi usare nomi di luoghi reali o nomi di fantasia (e.g. Dunkirk, La La Land, Manchester by the Sea, 21 Jump Street).
- Situazioni o sentimenti: scegli il tuo titolo analizzando i sentimenti dei personaggi o la situazione in cui si trovano: in questo modo renderai il tuo titolo più accattivante per lo spettatore (e.g. Darkest Hour, It Comes at Night, Don’t Bread, Get Out, Game Night).
Il facilitatore spiega che non è obbligatorio definire il titolo da tutti e tre i punti di vista: è possibile utilizzare una sola “angolazione”, oppure combinarne più d’una per fornire un feedback più accurato al loro compagno.
Il facilitatore chiede a ciascuno di condividere il proprio titolo perfetto, dando tempo ai partecipanti di spiegare e contestualizzare la scelta.

Suggerimenti

Il facilitatore deve introdurre con chiarezza l’attività, spiegando obiettivi e regole e fornendo esempi di titoli di film di successo.
Se necessario, il facilitatore può decidere di concedere più tempo ai partecipanti.
Questa attività può essere utilizzata come esercizio di autovalutazione, individuale o di gruppo. Promuove, infatti, la crescita e il miglioramento dell’individuo o del gruppo.